La prova di carico su piastra eseguita secondo la normativa BU CNR 146/92 determina il modulo di deformazione Md, che rappresenta una misura convenzionale della capacità portante dei terreni di sottofondo, degli strati di rilevato nonché degli strati non legati di fondazione e di base delle pavimentazioni. Esso viene determinato a mezzo di una prova di carico con piastra circolare ed è espresso in N/mm2 dalla relazione:
Md = (Dp / Ds) x D
Dove:
- Dp = incremento di carico nell’intervallo di indagine (1 N/mm2);
- Ds = deformazione intesa come abbassamento della piastra nell’intervallo Dp;
- D è il diametro della piastra pari a 300 mm.
L’apparecchiatura di prova è composta da una piastra circolare in acciaio di diametro 300 mm, con sovrastante telaio con alloggio centrale per il comparatore centesimale per la misura dell’abbassamento.
Il sistema di carico è costituito da un martinetto idraulico a contrasto collegato ad una pompa idraulica e manometro digitale tarato.
Il sistema di contrasto è generalmente costituito da un mezzo di lavoro (camion, escavatore, ecc..) che con il suo peso costituisce la zavorra contro cui viene fissare il martinetto idraulico.
La procedura di prova è standardizzata secondo quanto prescritto dalle norme.
La prova consiste nell’effettuare due cicli di carico:
- Primo ciclo
- per i terreni di sottofondo e per gli strati di rilevato: incrementi di carico 0,05 N/mm2 fino a raggiungere la pressione di 0,2 N/mm2;
- per strati di fondazione e per strati di base: incrementi di carico di 0,1 N/mm2 fino a raggiungere rispettivamente la pressione di 0,35 e 0,45 N/mm2.
Si effettuano le letture dei cedimenti ad ogni incremento di carico; letto il cedimento relativo al carico massimo si effettua lo scarico completo se interessa determinare solo il modulo Md, mentre qualora occorra determinare anche il modulo M’d, al fine di giudicare la qualità del costipamento, al termine del primo ciclo di carico, si effettua lo scarico fino alla pressione di 0,050 N/mm2 e si rileva, dopo la stabilizzazione della deformazione il cedimento residuo. Partendo da queste condizioni, si inizia il secondo ciclo di carico, applicando gli incrementi di carico indicati in seguito.
- Secondo ciclo
- per i terreni di sottofondo e per gli strati di rilevato: incrementi di carico 0,05 N/mm2 fino a raggiungere la pressione di 0,15 N/mm2;
- per strati di fondazione e per strati di base: incrementi di carico di 0,1 N/mm2 fino a raggiungere rispettivamente la pressione di 0,25 e 0,35 N/mm2.
Il secondo ciclo è necessario per determinare il modulo M’d = (Dp’ / Ds’) x D, che consente di valutare, mediante il rapporto (Md / M’d), il grado di costipamento dello strato in esame.
La documentazione relativa ai risultati ottenuti con la prova sarà riportata sotto forma di diagrammi aventi in ascisse le pressioni ed in ordinate i cedimenti.
I moduli di deformazione Md ed M’d corrispondenti rispettivamente al primo ed al secondo ciclo di carico, vengono determinati applicando le formule indicate in precedenza nelle quali Dp e Dp’ si fissano pari a 0,1 N/mm2 e si scelgono normalmente i seguenti intervalli, al fine della determinazione dei corrispettivi Ds e Ds’:
- per i terreni di sottofondo e strati di rilevato: Dp = Dp’ compreso tra 0,05 e 0,15 N/mm2;
- per strati di fondazione: Dp = Dp’ compreso tra 0,15 e 0,25 N/mm2;
- per strati di base: Dp = Dp’ compreso tra 0,25 e 0,35 N/mm2.
Il grado di costipamento valutato in base ad rapporto Md/M’d (≤1), risulterà tanto più prossimo all’unità quanto migliore è la qualità del costipamento.
Riferimenti Normativi:
- CNR BU n. 146/92.
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